Avete mai pensato che potreste vendere la vostra casa ma restarci comodamente a vivere dentro senza che nessuno bussi alla porta chiedendovi di uscire? Non male, vero?
Ecco, questa è in parole semplici la vendita in nuda proprietà, un’alternativa interessante offerta dal mercato immobiliare.
Chi vende la nuda proprietà cede il bene ma non la disponibilità immediata dell’immobile. Infatti, il diritto di continuare a viverci è garantito per tutta la durata della vita o per il periodo stabilito nel contratto di compravendita.
L’interesse degli italiani nei confronti di questa formula è aumentato nel tempo, sia come alternativa all’accesso al credito bancario, sia come conseguenza dell’evoluzione demografica nel nostro Paese che vede un gran numero di anziani proprietari di case.
In effetti a ricorrere a questo tipo di vendita sono soprattutto le persone anziane per le quali rappresenta un modo di ottenere liquidità immediata e migliorare di conseguenza il proprio standard di vita pur garantendosi, al tempo stesso, la tranquillità di restare nella consueta abitazione.
Chi vende la nuda proprietà dell’immobile mantiene il diritto di usufrutto, un diritto che si esercita sul bene e non sull’effettivo proprietario.
In altri casi invece sono i figli a consigliare i genitori affinché vendano la nuda proprietà dell’immobile al fine di godere di tranquillità economica. Dal lato dei genitori viene vista come l’opportunità di dare un concreto aiuto finanziario ai figli quando questi si trovano in condizioni di necessità economiche, come spesso avviene per l’acquisto di una casa, l’avvio di un’attività o qualunque altra ragione.
È interessante sapere che si può vendere la nuda proprietà anche di un’abitazione affittata e continuare, da parte dell’usufruttuario, a percepire gli affitti.
Il prezzo di vendita viene stabilito con una perizia professionale che tiene conto, da un lato del valore di mercato dell’immobile e, dall’altro, di un coefficiente basato sull’età di chi abita nella casa. Tali coefficienti sono stabiliti e aggiornati periodicamente dal Ministero delle Finanze. Ovviamente, più il venditore è anziano e più alto sarà il valore dell’immobile in quanto, stando alle statistiche sull’aspettativa di vita, l’acquirente dovrà attendere un periodo di tempo più breve per entrare materialmente in possesso del bene. Anche la tassazione applicata alla compravendita sarà maggiore o minore in relazione all’età anagrafica dell’usufruttuario.
Per quanto concerne le modalità di pagamento, si ricorre alle classiche procedure di compravendita.
Durante gli anni di usufrutto le spese per la casa vengono ripartite tra usufruttuario e proprietario. Al primo spettano le spese regolari quali l’amministrazione e manutenzione di tipo ordinario, le spese condominiali, le imposte, le rendite fondiarie, ecc. mentre, al nudo proprietario spettano le spese straordinarie. All’usufruttuario competono anche le tasse ad eccezione di quelle di proprietà che, per ovvie ragioni, spettano al proprietario.
La suddivisione di tutti questi costi può essere oggetto di trattativa tra le parti e inserita in dettaglio nelle clausole contrattuali di vendita.
Per il compratore la nuda proprietà è un interessante investimento a lungo termine, ideale per le giovani coppie o quei genitori che vogliono assicurare una casa al futuro dei figli. Il beneficio è evidente, un risparmio fiscale e soprattutto un prezzo d’acquisto più vantaggioso che può consentire, ad esempio, di comprare casa in una zona di prestigio dove i normali prezzi del mercato immobiliare renderebbero proibitivo farlo.
Durante il periodo di usufrutto l’immobile si rivaluta e il suo valore cresce anche in rapporto all’aumento d’età di chi ci abita. In quest’ottica si tratta di un ottimo investimento per l’acquirente il quale, nel momento in cui entrerà in possesso della casa, questa avrà un valore commerciale nettamente superiore a quello di acquisto.
La nuda proprietà rappresenta quindi un’interessante opportunità del mercato immobiliare, capace di rispondere sia alle esigenze di chi decide di vendere, che alle richieste di chi desidera fare un investimento rivolto a un futuro più o meno lontano.
Fabio Cancasci